Ingredienti :

– 4,5 cl Tequila

– 9 cl succo di arancia

– 1,5 cl sciroppo di granatina

Preparazione :

Per preparare questo famoso cocktail si utilizza la tecnica Build, si inizia versando la Tequila e il succo di arancia nel bicchiere highball colmo di ghiaccio mescolando con l’aiuto del bar Spoon, dopo di che aggiungere lo sciroppo di granatina senza mescolare, per mantenere l’effetto cromatico.

Guarnire con una fetta d’arancia e una ciliegia maraschino.

Cenni storici :

Il primo cocktail denominato “Tequila Sunrise” risale alla fine degli anni ‘30.

Fu ideato da Gene Sulit, barman dell’ Arizona Biltmore Hotel di Phoenix, per un cliente abituale dell’albergo, il quale era di ritorno da una gita dove fu colpito dall’alba sul deserto; arrivato al bar chiese una bevanda dissetante a base di tequila. Sulit creò il cocktail definendolo appunto “Tequila Sunrise”.

Tale versione però differiva abbastanza dalla ricetta con cui si definisce il cocktail odierno, essendo una variazione del Gin Sling contenente Tequila, Soda, Succo di lime e Crème de cassis.

La ricetta odierna fu invece ideata da Robert “Bobby” Lozoff, giovane barista del ristorante Trident di Sausalito, locale molto in voga negli anni ‘70. Lozoff si dilettava a ideare cocktail insieme al suo collega Billy Rice; uno di questi fu una variante del Tequila Sunrise di Sulit, a cui sostituirono il lime con sweet’n’sour e aggiungendo succo d’arancia. Il cocktail ebbe un buon successo nel locale e dovendo velocizzare la preparazione per far fronte all’alta richiesta, Lozoff semplificò la ricetta riducendolo a Tequila, Succo d’arancia e crème de cassis.

La modifica finale risultante nelle ricetta attuale, ossia la sostituzione del liquore di ribes con la granatina, è dovuta alla moda del periodo dell’uso di questo sciroppo.

Nel 1972 i Rolling Stones organizzarono una festa per l’apertura dell’American Tour 1972 al Trident. Quando Mick Jagger chiese a Lozoff un Margarita, gli rispose se avesse già provato il suo Tequila Sunrise. Il gruppo fu talmente colpito dal cocktail che soprannominarono il tour “Cocaine & Tequila Sunrise Tour“.

Nel 1973 l’azienda produttrice di Tequila, Jose Cuervo, principale marca utilizzata al Trident, colpita dal successo del cocktail, si accordò con il ristorante e stampò la ricetta sul retro della bottiglia.

Nello stesso anno il gruppo musicale Eagles si ispirò al successo del cocktail per dare il titolo alla canzone Tequila Sunrise. Nel 1987 l’I.B.A. la incluse fra i cocktail della categoria “Anytime” (dal 2010 fra i “contemporary classics”).

La lista delle citazioni è conclusa da un omonimo film del 1988 interpretato da Mel Gibson e Michele Pfeiffer.

Curiosità :

Esistono molte varianti :

– Original Biltmore Tequila Sunrise: la versione che diede il nome ed ispirò la ricetta attuale. Prevede Tequila, soda, lime e crème de cassis.

– Tequila Sunset: Sostituisce alla granatina, una bibita rossa ( es. aranciata rossa, Ginger ).

– Tequila Sunshine: si sostituisce alla Tequila la crème de cassis.

– Tequila Eclypse: versione short drink composta da Tequila, triple sec e crème de cassis servita in una coppetta da cocktail o come shot.

– Vodka Sunrise: si sostituisce alla Tequila la Vodka.

– Rum Sunrise: si sostituisce alla Tequila il Rum scuro.

– Amaretto Sunrise: si sostituisce alla Tequila l’Amaretto.

– Tropical Sunrise: si sostituisce alla Tequila il Rum scuro; metà del succo d’arancia si sostituisce con succo d’ananas.

– 6AM Sunrise: si sostituisce la Tequila con il gin e il succo d’arancia con limonata o gazzosa.

– Virgin Sunrise (o Sweet Sunrise): versione analcolica che sostituisce alla Tequila la limonata o sweet’n’sour.

– Red Sea: versione analcolica che sostituisce alla Tequila il ginger ale.